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Greta Buratto
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Nato a Viterbo, si perfeziona a Roma con Paola Leolini. Nel 2010, a soli 24 anni, ha vinto il primo premio e il premio del pubblico al prestigioso Concorso Internazionale Hans Gabor Belvedere di Vienna e nello stesso anno ha preso parte al Progetto Giovani Cantanti del Festival di Salisburgo. Da quel momento è iniziata la sua carriera internazionale, cantando tra l’altro il Conte di Almaviva nell’opera I due Figaro di Mercadante diretto da Riccardo Muti al Festival di Pentecoste a Salisburgo, al Ravenna Festival e al Teatro Real di Madrid.

In seguito è stato Alfredo al New National Theatre di Tokyo diretto da Yves Abel, al Filarmonico di Verona e alla Fenice di Venezia; Nemorino all’Opera di Roma e al Comunale di Bologna, al Teatro Real di Madrid, alla Staatsoper di Berlino e a Graz; Fenton alla Bayerische Staatsoper di Monaco sotto la direzione di Daniel Harding, ma anche alla Scala di Milano, Tokyo, e al San Carlo di Napoli diretto da Pinchas Steinberg; al Festival di Glyndebourne diretto da Mark Elder; Tamino a Bari e Venezia; Don Ottavio alla Chicago Lyric Opera diretto da Sir Andrew Davis, alla Royal Opera House di Londra diretto da Nicola Luisotti, alla Fenice di Venezia, Staatsoper di Amburgo e a Graz; Cassio diretto da Bertrand be Billy alla Chicago Lyric Opera e con Sir Antonio Pappano alla Royal Opera House di Londra; Ismaele diretto da Riccardo Muti a Roma e Tokyo, Macduff, ancora sotto la direzione del M° Muti, all’Opera di Roma e al Festival di Salisburgo.

Ha cantato Le Rossignol di Stravinsky e Iolanta di Tchaikovsky in forma di concerto, diretto da Ivor Bolton al Festival di Salisburgo; la Messe Solennelle di Santa Cecilia di Gounod diretto da Bertrand de Billy al Musikverein di Vienna;  la Messa in Fa Maggiore di Schubert diretto da Riccardo Muti a Chicago; lo Stabat Mater di Rossini diretto da Rolf Beck al Festival Schleswig-Holstein e al Rheingau Festival e diretto da Jesus Lopez Cobos in Vaticano e al Duomo di Orvieto; il Requiem di Mozart diretto da Sir Antonio Pappano all’Accademia di Santa Cecilia di Roma; il Requiem Polacco di Penderecki ad Amburgo, diretto dallo stesso compositore; il Magnificat di Bach che ha rappresentato il suo debutto con la Chicago Symphony Orchestra. Infine, con programmi liederistici, ha già debuttato sia al Festival di Lucerna che alla Wigmore Hall di Londra.

Ha iniziato la stagione 2018/2019 cantando per la prima volta nel Requiem di Verdi, prima alla Konzerthaus Berlin e in seguito al San Carlo di Napoli, sempre sotto la direzione di Juraj  Valcuha. È reduce dalla trionfale tournée dell’Opera di Roma al Bunka Kaikan di Tokyo (Alfredo ne La Traviata con regia di Sofia Coppola e costumi di Valentino), ha partecipato all’inaugurazione della stagione sinfonica della Fenice di Venezia cantando nel Requiem di Verdi sotto la direzione di Myung-whun Chung. Ha cantato nel ruolo di Macduff nel Macbeth inaugurale del Festival Verdi al Teatro Regio di Parma (in diretta RAI 5 e Radio 3) e ha preso parte al Gala Verdiano dello stesso teatro.

Ha cantato per la prima volta al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino ne La Traviata firmata dal regista Francesco Micheli e debuttato come Duca di Mantova al Teatro Giuseppe Verdi di Salerno con la direzione di Daniel Oren. Tra gli impegni recenti il debutto, nel ruolo del titolo ne La clemenza di Tito al Teatro del Maggio Musicale Fiorentino, sotto la direzione di Federico Maria Sardelli; poi la Messa di Requiem con il M° Gatti al Festival Verdi di Parma, Rigoletto a Stoccolma e Trieste, Attila a Tenerife, Mefistofele a Piacenza e Modena, Luisa Miller a Roma e Mosca, Madama Butterfly a Torino e Bologna, I Lombardi alla prima crociata e Il trovatore a Venezia, Tosca a Macerata, Macbeth a Trieste, Roméo et Juliette a Savonlinna.

Antonio Poli ha inciso I due Figaro di Mercadante e Macbeth, entrambi sotto la direzione di Riccardo Muti.

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